una riflessione su ”COLTIVARE LA PACE – EDUCARE ALLA NON VIOLENZA”DEL REV. FAUSTO TAITEN GUARESCHI

ASSISI-9/9/1999 Meeting ”L’Oriente incontra L’Occidente” promosso dal Mandir della Pace

“La non violenza non è una virtù da convento che deve essere pensata dall’individuo che cerchi la pace e la salvezza eterna,
ma una regola di condotta per la società che voglia vivere conformemente alla dignità umana
e progredire verso il raggiungimento della pace che ha sospirato per generazioni”
(Gandhi)

Arrivati sulla luna, e son 30 anni, non possiamo più sognare, non più come una volta. Non possiamo credere alle leggende. “La vita è un gioco”, diceva Eduardo, “Un gioco che ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede”. Di questi giorni sembra difficile credere. Il gioco tra falsità e verità sembra essersi inceppato. Oggi puntiamo alla realtà di fatto, al tempo reale, quando in realtà non c’è tempo. Per credere non c’è bisogno della sola verità, perchè c’è la falsità del credere e la verità del dubitare, e i due procedono insieme mano nella mano. La verità va creduta ma mai a scapito della falsità.

“Tutto comincia da una stanza vuota” e vivere finalmente liberi ci appartiene da sempre. Ora, se superare se stessi è l’essenziale, se essenziali sono salvezza e pace del cuore, l’ossessione per la verità come conoscenza, equivale a rimuovere l’illusione di questo se stessi che si libera per gioco: nulla nell’intero Universo mai è stato celato. Così più che essere liberati o salvati da qualcuno non possiamo nemmeno liberarci da noi stessi, essere fautori della nostra libertà, nè della nostra pace, nè in umile attesa di una salvezza concessa dall’alto o dal basso. La luna vera, quella che riflette la luce del sole in cielo, non è meno reale della luna falsa riflessa in uno stagno, in un pozzo nel mare, in una goccia di rugiada o di urina: ”Tutto comincia in una stanza vuota”

Come tante onde che sembrano rincorrersi ma non si rincorrono, semplicemente appaiono o scompaiono, pienamente, solamente, unicamente onde. Sempre splendide, non mancano di nulla perchè mantengono il tutto e possono sparire così come si sono manifestate. Così anche il nascere sembra inseguire il morire, ma non c è morte che segua la vita perchè la vita è la liberazione della vita nel suo consumarsi. “La vita è la totale manifestazione della vita, la morte la totale manifestazione della morte.

La Totalità è detta “Dharma”. Attraverso il loro consumarsi vita e morte passano attraverso la libertà e vengono chiamate “la grande vita del Buddha”. Nell’implacabile pace e quiete dell’eruzíone vulcanica – cioè, di un azione immotivata, inutile, del vomito del vulcano, dopo la vita e prima della morte, ogni idea di tempo è perduta, il tempo diventa forma dell’azione che, nella sua piena espressione, nella sua piena attività, sono libertà dal nascere e dal morire. Nella sua piena espressione, la pace – non più confusa con la stabilità di un cuore turbato – equivale alla non-violenza come prassi. Ma se con Gandhi, questa non-violenza “non è virtù da convento”, allora la vera pace, deve includere anche l’idea di violenza, di conflitto, cioè la prassi di una pace che non rifiuta ma che sappia masticare a fondo ogni genere di contraddizione. Voler pensare ad “una educazione alla vita che non contempli la limitatezza da superare con l’accettazione della sofferenza e del disordine”, finisce nel risultato grottesco dell’autodistruzione.

Rev. Taiten Guareschi

“Ottimista inguaribile sulla via del fallimento totale” è l’autopresentazione più ricorrente del Maestro Taiten Guareschi. Dopo aver approfondito lo studio dello Zen con Taisen Deshimaru Roshi per quindici anni, nel 1983 gli viene riconosciuta dal Maestro Narita Shuyu la discendenza legittima nella linea di successione dei Buddha-Patriarchi della Scuola Zen Soto. Da allora è tra gli insegnanti europei, i più autorevoli del Buddha-Dharma.

Per suo impulso nasce Fudenji: Monastero Zen dove sperimentalmente lavora al trapianto dello stile di vita tipico dello Zen con uscite frequenti per rispondere alla grande richiesta di interventi presso Atenei, Istituti e Convegni in Italia e all’estero.

shantij

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