“SIAMO CIO CHE PENSIAMO” di MARIA ROSARIA OMAGGIO

ASSISI-9/9/1999-Meeting del Mandir della Pace-Sezione Rapporto -Uomo -Natura -Ambiente

“SIAMO CIO CHE PENSIAMO” di MARIA ROSARIA OMAGGIO
Il benessere, la salute, i piccoli e grandi rimedi per stare in forma sono argomento di notevole interesse per chiunque. Però, ci si chiede mai prima di cercare il rimedio, cos è la malattia? Questa parola (che lavoro proficuo cercarne il significato ed usarle consapevolmente!) deriva dal latino male habitum, cioè essere in cattive condizioni. Alla base di uno stato di disarmonia deve esserci un messaggio da decifrare. Ad esempio: quando si ha “mal di testa”, la prima reazione abituale è quella di decidere cosa prendere o che fare per risolvere il disturbo il più velocemente possibile. Quasi mai ci si chiede: “Percbé ho mal di testa”? Eppure la chiave per comprendere il linguaggio dei sintomi e trovare la soluzione forse è proprio li. “Questo è il grande errore del nostro tempo: i medici tengono separata l anima dal corpo” scriveva Platone. Non sembra che le cose siano molto cambiate, ma alla vigilia del terzo millennio sono sempre più numerosi coloro che, anche senza sapere molto della “irriducibilità radicale fra anima e corpo” di Cartesio e del “continuum energia e materia” di Einstein, imparano a percepire nella mente l origine remota di un disturbo fisico. La mente potrebbe essere paragonata ad un antenna che capta i segnati che il cervello, come un apparecchio radio, riproduce e trasmette. Si parla da tempo di disturbi psicosomatici, ma forse, per tornare a Platone, non si tiene in giusto conto che “psyche” in greco significa “anima”. Quindi, pur ammettendo la presenza di influenze emotive e psichiche nella produzione di un disturbo, di un malessere o di malattie, spesso si riconduce il tutto all idea di stress. Questa parola deriva dalla fisica e dall ingegneria ed ha un significato preciso: Sollecitazione. Si tratta di una forza che applicata ad un dato sistema, può alterarlo, perciò anche in senso psicologico indica che un problema, o una situazione di tensione, è intervenuta a modificare l equilibrio. Ciò significa che, se riuscissimo a mantenere uno stato di calma, o quanto meno a ritrovarlo con costanza, potremmo evitare l insorgere della maggior parte dei disturbi fisici. Mantak Chia, il famoso maestro di Tao, non finiva di ripetere, durante il nostro incontro, che bisogna “praticare il sorriso”, e che “tenere alti gli angoli della bocca, produce un vero e proprio cambiamento chimico a livello cellulare”. Io, da buona occidentale, dotata di uno spiccato e petulante io-San Tommaso, ribadii che in alcune situazioni è quasi impossibile diventare impermeabili e lasciar scivolare fuori il disappunto o, ancora peggio, il dolore, ma lui insistette: “Basta respirare profondamente, tenendo la schiena eretta, per lasciare andare le tensioni, e massaggiare gli angoli della bocca verso l alto”. Siamo educati, anzi informati, a ritenere reale e materia solo ciò che vediamo con la vista ordinaria; eppure nessuno mette più in dubbio l esistenza di un campo magnetico terrestre e le radiazioni solari o l elettricità, anche se ne riceviamo solo il risultato come la luce. In altri termini, visto che l essere umano possiede un organismo perfetto, il cui fisico dovrebbe essere armonicamente compenetrato con il corpo eterico o vitale e con quello astrale o emozionale, quando si avverte il sintomo di un malessere, si è già verificato un blocco, un alterazione della perfetta circolazione d energia. La mente, per libero arbitrio, ha captato segnali che il cervello, non in buona sintonia, trasmette al resto. Se siamo uno spirito triplice, fatto di corpo, emozione e mente, dovremmo tendere verso l unità per essere. Ora è forse più chiaro che il protrarsi di uno stato di stress , o stimolazione, provoca una congestione che finisce con il cronicizzarsi dando luogo alla malattia. E questo sembra valere non solo per i malanni occasionali, ma anche per quelli più gravi e persino ereditari. L uomo tende ad attribuire il male all esterno, a qualcosa che arriva da fuori e, allo stesso modo, cerca il rimedio solo all esterno. E questo meccanismo di difesa, che deriva dall ancestrale paura della morte, che va osservato e modificato. Non sto cercando di affermare che la medicina, qualsiasi essa sia, da quella allopatica occidentale a quelle chimiche, ingiustamente definite alternative, non servano o non abbiano aiutato l uomo. Desidero, invece, comunicare che sostituire l aspirina con un ametista, ad esempio, e la citazione non è casuale, è solo un palliativo, almeno fino a quando non siamo risaliti alla fonte, all origine del disturbo. Dire che “la bottiglia è mezza vuota, o mezza piena” non modifica il quantitativo di liquido all interno di essa, ma invia un segnale totalmente diverso, alle nostre cellule. Allora ben vengano le terapie dolci, l armonizzarsi con la natura, l utilizzazione delle erbe, dei minerali, l imparare a percepire le vibrazioni dei suoni e dei colori, la ginnastica, lo yoga, le arti marziali, l agopuntura, eccetera, eccetera, ma anzitutto, prima d ogni cosa, devono essere utilizzate quale pratica di conoscenza di sé e costruzione della coscienza. E questo il segreto dei segreti del benessere, per essere “uno e trino”, a immagine e somiglianza dell Assoluto. Impariamo, dunque, a ritenere la malattia nel suo significato più intrinseco, come un abito sbagliato , da togliere per sceglierne un altro da indossare con gioia e salute. Un sorriso di cuore. ——————————————————————————– Chi è M. ROSARIA OMAGGIO Ha pubblicato il saggio “Viaggio nell incredibile” (Premio Fregene), dopo aver realizzato per la RAI tredici puntate monografiche su tematiche di frontiera; il manuale “l Energia trasparente”, attualmente alla tredicesima ristampa e tradotto in cinque lingue; ha realizzato anche la regia del video didattico “Curarsi con i cristalli, pietre e metalli” (Le tre opere sono edite dalla Mediterranee, Roma). Quest anno è uscito per i tipi della Corbaccio Longanesi “C era una volta, c è sempre e ci sarà ancora”, volume di “fiabe per grandi” che segna il suo debutto ufficiale nella narrativa, che ha vinto il premio letterario Chiantino ed è già in ristampa per la seconda edizione. Per saperne di più, ha un sito Internet: http: //www.xplore.it/maroma

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