Per cambiare il mondo possiamo solo partire da noi stessi-Riflessioni di M.Gabriella Lavorgna

Quando accadono eventi terribili in ogni parte del mondo di violenza inaudita, davanti ai quali ci sentiamo impotenti, molti restano nel silenzio attoniti .Si susseguono reazioni di paura, rabbia, odio, vendetta, minacce, disperazione etc …poi…arriva il momento delle riflessioni di cosa possiamo fare da soli e comunque ipotizzare possibili soluzioni per attuare strategie di Pace. Ed ecco che, per quanto sia difficile… …dobbiamo avere la consapevolezza che è proprio in questi momenti restare con la mente ferma e il cuore aperto, fa una gran differenza. “Paura”, emozione compulsiva del genere umano come riflesso difensivo in situazioni di pericolo, puo’ provocare effetti devastanti. Il terrorismo scommette sempre sulla paura. Non solo la paura che diffonde nella società, ma la politica della paura con cui lo stato reagisce: Affermava Gandhi che la non-paura produce prima o poi non-violenza (“ahimsa”= innocenza, nel senso letterale di non nuocere). compito degli “operatori” e delle “operatrici” di pace dovrebbe essere innanzitutto riconoscere e prendersi cura delle paure, soprattutto latenti, e mettere in moto dinamiche di incoraggiamento per prevenire le violenze che diventano inevitabili se “l’altro” è vissuto come una “minaccia per me”.È nei momenti di paura che diventa ancora più importante restare vigili e critici, per non lasciare che atteggiamenti di qualunquismo e manipolazione prendano il sopravvento.Perchè è in questi momenti che siamo chiamati a risplendere in tutta la nostra luce e a dare il meglio di chi siamo, in ogni pensiero e singolo gesto. Per noi stessi e per il mondo. E allora non perdiamo altro tempo, facciamo del nostro meglio, qui ed ora, perchè questo fa tutta la differenza del mondo

shantij

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