Ecumenismo di Sai BABA: un articolo dalla Redazione Vita

assisi-dialogo-interreligioso

Si fa molto parlare di ecumenismo nell’ambito delle varie Chiese e di quella cattolica in particolare, mediante convegni, incontri al vertice, visite e discorsi, senza che ciò porti a granché nella realizzazione pratica; anzi nei fatti permane la divisione e, in alcuni casi, anche l’ostilità tra religioni e sette. Chi è stato a visitare gli ashrams di Sai Baba o semplicemente uno dei Suoi centri, sa che lì il “problema” dell’ecumenismo NON ESISTE: è già risolto, senza sforzo alcuno: cristiani delle varie ramificazioni, ebrei, indù, buddisti, shintoisti, mussulmani, ecc. convivono e condividono la stessa spiritualità, senza problemi.

A testimonianza e promozione di questo atteggiamento, la Fondazione “Mandir della Pace” Onlus, presieduta da Gabriella Lavorgna, una devota di Sai Baba, nel 2003 ha donato al Comune di Assisi una statua di S. Francesco, coronato da un’aureola che riproduce il SARVADHARMA: un simbolo che Baba usa per indicare l’unità di tutte le religioni.

san-francesco-assisi-eremo-delle-carceri
La statua donata

Sul cerchio sono posti i simboli delle principali religioni: la croce per il cristianesimo, l’omkara per l’induismo, la ruota del dharma per il buddismo, la stella di Davide per l’ebraismo e la mezza luna con la stella per l’islam.

Ciò si collega ad un episodio accaduto proprio ad ASSISI in una edizione del meeting “L’Oriente incontra L’Occidente…..”, svoltosi presso una sede tipicamente francescana. Sapete che giorno era ? Il 9/9/1999 (il 9 e’ il numero dell’Avatar), un giovedì (il giovedì è il giorno festivo della settimana per Sai Baba, così come la domenica lo è per i cristiani, il sabato per gli ebrei e il venerdì per i musulmani), il 1° giorno di inaugurazione con apertura di bajans e lancio di palloncini colorati, a testimonianza di un messaggio di Unità nella diversità. Erano presenti l’Ambasciatore dell’India ed autorità civili e religiose del luogo, oltre a parecchi devoti di Baba. La giornata era dedicata al dialogo interreligioso tra differenti esponenti di varie religioni e tra i relatori c’era anche Mario Mazzoleni, appositamente intervenuto per portare il messaggio e l’insegnamento di Baba, pertinente all’evento. Era la prima volta in assoluto che in pubblico, in sede francescana e apertamente senza remore, si parlasse di Sai Baba, cui ha fatto seguito la proiezione di un documentario sulla sua vita e le sue opere. In sala, durante questa proiezione, gremita di gente, si era sprigionata una tangibile energia d’Amore da far lacrimare di emozione parecchi presenti, lasciando attonite molte anime incredule…..

sai-baba-ad-assisi
La foto dei partecipanti al convegno con la sagoma di Sai Baba in fondo a destra

Qualche mese prima, mentre la devota presidente si accingeva a programmare l’evento, con la scelta delle tematiche da trattare, era sua intenzione far emergere chiari ed inequivocabili riferimenti all’insegnamento di Sai Baba ma aveva delle remore per paura di fraintendimenti !….. Alcuni amici molto vicini a Swami, gli avevano sottoposto la bozza di programma per la sua approvazione e Lui, ponendo la sua mano benedicente, aggiunse la frase “I’ll be there” (Io ci sarò), e quindi con determinazione dispose l’allestimento del documentario da proiettare, dirigendo ogni particolare da sottolineare. Terminata la manifestazione, qualche tempo dopo, nel disporre gli atti del convegno e pubblicarli, sono state esaminate le foto, per scegliere le migliori da pubblicare e con grande meraviglia scoprimmo che in una di queste compariva una sagoma arancione (del tutto simile a Baba), protesa verso il pubblico in sala, come se stesse operando un Darshan, con addirittura qualcuno al suo fianco che gli tenesse le lettere….

Recatasi in India poco dopo la devota ebbe la conferma da Baba che effettivamente era Lui in quella foto, perchè mostrandogliela la benedisse, ponendo sopra la stessa la sua mano a forma di pugno approvante.

shantij

Vedi Curriculum vitae

Lascia un commento