SCIENTIFICITA’ DELL’ALIMENTAZIONE VEGETARIANA di Franco Libero Manco

Quando gli pseudo nutrizionisti di turno dicono che la carne è necessaria omettono volutamente di dire che i vantaggi della carne sono come quelli di una pasticca che ti fa passare il mal di testa ma che ti fa venire il cancro, ed elencano i costituenti della carne e dei derivati animali che secondo loro hanno prerogative che altri alimenti non hanno. Naturalmente omettono anche di dire che senza carne e derivati animali si vive benissimo ma che senza frutta e verdura si muore. Passiamoli in rapida rassegna.
Le proteine della carne: le proteine, di qualunque alimento, vengono dal nostro organismo scisse in aminoacidi che formeranno le proteine specifiche, queste alla fine non conservano più alcuna caratteristica delle proteine iniziali. Per cui le proteine della carne, della pasta , della frutta o della verdura hanno le medesime potenzialità nel nostro organismo: la sola differenza è che la carne contiene tutti gli aminoacidi compresi quelli ritenuti essenziali ma i vegetali combinati tra loro assolvono egregiamente a questa limitazione senza incorrere a tutti i danni correlati alla carne. Non è affatto un vantaggio consumare un alimento che contiene tutti gli aminoacidi: è meglio consumare più prodotti. La carne è dannosa per 3 motivi: 1°, il foraggio che animali mangiano è contaminato da ogni sorta di prodotti chimici; 2°, agli animali vengono somministrati farmaci di ogni tipo; 3° la carne è un prodotto cadaverico che nel nostro organismo va in rapida putrefazione generando intossicazione. Tutti i veleni presenti negli alimenti e nel corpo dell’animale entrano nel metabolismo di chi mangia la carne. Mentre i vegetali anche se, purtoppo, trattati, per il loro alto contenuto di acqua e fibra stazionano poco nell’intestino e quindi non permettono alle sostanze inquinanti di contaminare eccessivamente l’organismo. Inoltre, l’uomo non è in grado di produrre l’uricase, l’enzima preposto per la digestione della carne. Quindi le proteine della carne oltre a non essere necessarie sono solo dannose.
Gli aminoacidi della carne, del pesce e derivati, sono considerati essenziali perché contengono tutti, o quasi, gli amminoacidi cosiddetti essenziali. Se sono considerati essenziali per la vita, come si spiega l’eccellente salute dei vegani? Come fanno gli animali erbivori come il cavallo, il bisonte, il rinoceronte ecc. a costruire le loro possenti masse muscolari? In realtà anche la frutta e gli ortaggi contengono tutti gli amminoacidi essenziali, anche se in maniera minore ma quanto basta a far vivere bene e senza avvelenarsi con la carne e i suoi derivati. Inoltre, gli 8 amminoacidi “essenziali” furono dichiarati tali da W. C. Rose nel 1949 in seguito ad esperimenti effettuati sui topi bianchi i quali hanno un fabbisogno proteico 7-8 volte maggiore dell’uomo. In realtà il corpo umano può ricuperare qualunque amminoacido assente o carente attingendo alle proprie riserve. Chiunque assuma nell’arco della giornata dei cereali (pane, pasta, riso, etc.) e legumi (come i fagioli, le lenticchie, i ceci, etc.) è in grado di ottenere facilmente tutti gli aminoacidi necessari. La soia è l’unico legume in grado di fornire da sola tutti gli aminoacidi necessari senza introdurre colesterolo e grassi saturi, notoriamente deleteri per la salute. Inoltre le proteine animali, a differenza di quelle vegetali, aumentano considerevolmente l’escrezione di calcio e di conseguenza il rischio di osteoporosi. Da recenti scoperte gli 8 aminoacidi essenziali sono stati ridotti a 2 e successivamente ad uno solo, la Treonina, che è presente nella frutta secca, nei carciofi, negli spinaci e negli asparagi. Quindi tutti gli aminoacidi, compresi quelli considerati essenziali, sono presenti negli alimenti vegetali, basta consultare le tabelle ufficiali.

Il Ferro. Il ferro emesso della carne è più facilmente assimilabile è vero ma il ferro non emesso dei vegetali associato ad alimenti ricchi di vit. C risolve benissimo il problema senza ricorrere ad alimenti animali. I vegetali a foglia verde sono i più ricchi di ferro. Quando si verificano deficienze di ferro la causa è da ricercare nella disfunzione del metabolismo. L’utilizzo del ferro dipende dalla presenza di calcio, di rame, di vit. C e dall’esercizio fisico. La cattiva digestione, il sale, il caffè, il tè, il vino rosso, il cioccolato; i latticini riducono del 30 al 50% l’assimilabilità del ferro. Essendo i cibi vegetali ricchi di vit. C vi sono molte più probabilità che siano i carnivori e non i vegetariani ad avere carenze di ferro. Un eccesso di ferro si deposita nel cuore, nel fegato e nel pancreas ed è spesso causa di cardiopatie. Quindi non vi è alcuna necessità di dover ricorrere ad alimenti di origine animale per assicurarsi il ferro necessario.
Il Calcio. Non è affatto vero che per prevenire l’osteoporosi bisogna assumere molto calcio. Ci sono popolazioni (come in Asia o nell’Africa nera), che assumono pochissimo calcio eppure non conoscono l’osteoporosi. Altre Popolazioni (come quelle Occidentali o gli Eskimesi), che assumono enormi quantità di calcio, ma presentano un tasso di osteoporosi elevatissimo. Non dipende da quanto calcio ingeriamo con gli alimenti ma quanto calcio viene assorbito dal nostro organismo. Alcuni componenti della dieta rubano Calcio alle ossa provocandone l’eliminazione con le feci e le urine, come gli alimenti ricchi di proteine e di grassi animali, oltre agli zuccheri raffinati. Solo il 25-30% del calcio presente nei latticini viene assimilato, il resto viene espulso con le feci, mentre il calcio presente nei vegetali viene assimilato quasi al 100%. Il troppo calcio dei latticini, associato alle proteine animali, aumenta la calciuria riducendone la fissazione nell’osso. Al latte e alle uova sono da attribuire almeno la metà di tutti i cancri maschili e a più di due terzi dei cancri femminili. Inoltre, come per la carne, i nutrizionisti elencano solo i presunti vantaggi del latte ma omettono i suoi effetti collaterali dovuti agli inquinanti chimici mangiati dagli animali con il foraggio ed i farmaci somministrati agli stessi che entrano nel metabolismo di chi se ne nutre. Quindi la realtà conferma che non vi è alcuna necessità di consumare latte e derivati dal momento che i vegani sono meno soggetti all’osteoporosi.
Vit. B12. il nostro organismo ha un bisogno estremamente modesto di questa vitamina, in ogni caso non è vero che la vit. B12 sia prerogativa dei cibi di derivazione animale: i lieviti, gli alimenti fermentati, le alghe, il tempeh, il latte di soia, il germe di grano, il riso integrale, la spirulina ecc. contengono vit. B12; inoltre il nostro organismo ha riserve di questa vitamine di almeno 3 anni prima che si manifestino segni di carenza, in ogni caso facilmente arginabile con integratori; inoltre per il fattore intrinseco il nostro organismo è in grado di sopperire alla carenza di vit. B12, senza dover far uso di prodotti animali. Studi recenti hanno dimostrato che le piante coltivate organicamente, specialmente soia, spinaci ed orzo, contengono vit. B12. Inoltre la putrefazione dovuta ai cibi carnei ritarda la formazione di vit. B12; alcol e fumo riducono l’assorbimento di vit. B12. Avete mai sentito di qualche vegetariano, o anche vegano, in preda agli effetti da carenza di vit. B12? In realtà solo in circostanze estreme si potrebbero verificare carenze di questa vitamina: a mio avviso è preferibile correre questo improbabile rischio che assicurarsi i danni certi della carne e dei derivati animali che la contengono.
[huge_it_gallery id=”1″]Pesci: si dice che è necessario mangiare il pesce almeno 2-3 volte a settimana perché ricco di Omega 3. Naturalmente anche in questo caso il nutrizionista si limita a indicare i presunti benefici e non i danni che il pesce procura. Infatti, a parte che l’Omega 3 è presente nella frutta secca e nei semi oleosi, i pesci sono tra le sostanze più putrescibili esistenti in natura e gli alimenti sono tanto più dannosi quanto più rapida è la loro putrefazione. Sono ricchi di purine (sostanze azotate) e di metalli pesanti dovuti all’inquinamento delle acque a causa degli scarichi industriali e fognari, in oltre quelli d’allevamento contengono enormi quantità di additivi chimici e farmaci. Se il pesce fosse necessario come si spiega l’ottima salute dei vegetariani? Quindi non vi è alcuna necessità di consumare pesce ma ci sono ottime ragioni per non consumarlo.

shantij

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