La poesia come strumento di educazione ai valori umani. Relazione di Gabriella Lavorgna

La poesia come strumento di educazione ai valori umani

Relazione di Gabriella Lavorgna

La poesia è sempre stata considerata nel corso della storia dell’umanità uno dei più importanti mezzi di comunicazione, partorita dalle menti di grandi pensatori, come espressione dei valori del pensiero e di testimonianza della condizione umana, attingendo la linfa alla fonte della propria essenza interiore, nell’esprimere la riflessione dell’uomo su tematiche di carattere etico, filosofico e spirituale permettendo di conoscere aspetti della vita associata alla loro storicita. Ne è prova tangibile la numerosa documentazione cartacea costituita da testi di letterature, tramandate nei secoli ad opera di poeti, letterati, susseguitisi nelle varie culture e differenti tradizioni etniche.

La poesia è un sentimento che traspare ,nascosto nella realtà di ogni giorno, che inaspettamente esplode e chiede di essere espresso ed impresso nell’eternità in una fusione alchemica di parole elaborate nel crogiuolo del cuore, ed è il palpito stesso della vita che si espande come un grido d’Amore in ogni suo minimo particolare, determinando il ricongiungimento della linea di demarcazione tra il materiale e lo spirituale.
La poesia è uno strumento di comunicazione piu immediata per esprimere un pensiero, per trasmettere un messaggio di respiro universale a scopi didatticoeducativi, è l’arte di evocare e suggerire sensazioni ed emozioni che colpiscono la sfera subliminale dejj’animo umano, mediante un unione intima di suoni ritmici e di armonie, capaci di creare suggestioni estetiche che vanno dal sublime all’irrazionale, dove valori quali l’Amore, la Felicità, la Giustizia, la Pace ed i loro opposti costituiscono l’ordito della mappa umana.

Musa ispiratrice in via prioritaria è indubbiamente l’Amore, perché è la stessa essenza della vita , un valore di respiro universale e nulla può resistere a questa forza che muove l’universo e le altre stelle, espressione di dantesca memoria che non conosce barriere ed è rivolto a tutte le Creature.
Ci si chiede qual’è il senso della poesia, voce dell’individualità ma anche dell’inconscio collettivo, nella nostra società moderna, dominata da una comunicazione di massa globalizzata, caratterizzata dal culto dell’immagine e dell’immanenza della riproducibilità tecnica, e se sia ancora possibile riservare uno spazio attraverso la virtù del linguaggio, guidando il lettore attraverso gli impervi sentieri di una vita che soccombe al caos, per mostrare riflessioni che risvegliano la consapevolezza sul vero senso della vita…..

A volte puo’ essere giudicata inutile o sembrare che non abbia compiti o funzioni, eppure essa è latrice di verità del nostro vivere nell’evocare memorie, eco di antiche saggezze he aiutano a rimembrare il suo valore etico, tutt’altro che effimero.

La società contemporanea ha sottratto la bellezza della letteratura poetica attraverso la tecnologia dei mezzi multimediali in cui messaggi ed immagini si avvicendano in maniera vorticosa ed in questo contesto la lirica poetica. evocativa e immaginifica, assume una posizione debole destando soltanto l’interesse di una stretta cerchia di cultori anziche di un grande pubblico. Pur tuttavia non si potrà mai decretarne la morte, superando inevitabili stati di quiescenza assopita e perpetuando la sua evoluzione ad libitum, finchè il sole si susseguirà alla notte, perchè la sua assenza sarebbe il segnale dell’atrofizzazione del linguaggio e del pensiero creativo del protagonista assoluto che si chiamà’Uomo’’.

shantij

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